Salve..

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e come è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche maledettamente suscettibili. D'altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare la mia dannata autobiografia e compagnia bella. Vi racconterò soltanto le cose da matti che mi sono capitate verso Natale, prima di ridurmi così a terra da dovermene venire qui a grattarmi la pancia.

16 dicembre 2006

Apertura

Affidarmi alle parole di Salinger per iniziare questo, è stato facile.
Insomma, non avevo idea di come iniziare questo nuovo blog, questo nuovo Diario. Il titolo è lo stesso del Vecchio Msn Spaces che mi ha sopportato per un anno. Ora, cambio Diario e, giusto per iniziare, parto proprio dal "Che cos'è un blog?"e dal "A cosa serve un blog?". Poi passiamo all "Perchè scrivo nel blog?".

Il termine "Blog" è la contrazione del termine "Web log", ovvero "traccia su rete". Questo termine è stato coniato da Peter Merholz nella frase "we blog", da cui è stato tratto il verbo "to blog", ovvero bloggare, Blogger è dunque colui o colei che blogga. La diffusione dei Blog ha inizio nel 1997 negli States, e 4 anni dopo, nel 2001 per chi fosse negato per i calcoli, arriva anche in Italia.
Un Blog è generalmente utilizzato come vero e proprio diario personale on-line, attraverso questo infatti possono essere trasmesse le proprie esperienze, i proprio stati d'animo, i proprio interessi e più semplicemente la propria vita in rete, a disposizione di tutti coloro che vogliano leggerlo.
Tuttavia ne esistono una gran varietà per uso e struttura. Dal punto di vista della struttura, alcuni sfruttano il linguaggio HTML, altri, più semplici da usare per chi di informatica ne sa abbastanza poca, si utilizza un programma di pubblicazione molto più elementare.
Dal punto di vista dei contenuti invece possiamo suddividere la Blogosfera, o Blogsfera, ovvero tutto l'insieme dei blog, in:
-Blog personali, come detto prima, dei veri e propri dari on.line;
-Photoblog, in uci vengono pubblicate solo foto;
-Blog di attualità, usati da molti giornalisti per trasmettere opinioni sulle notizie;
-Blog politici, in cui il proprietario o i proprietati del blog esprimono le proprie opinioni e la propria visione del mondo;
-Blog tematici, dove si affrontano solo detterminati argomenti;
-Blog directory, in cui si raccolgono link su un detterminato argomento;
Ne esistono talte altre varianti, quali il "moblog" e il "blog vetrina", tuttavia meno frequenti.
Esistono numerosissimi siti che concedono spazio on-line, gratuito o a pagamento, per questi blog. In Italia i più utilizzati sono Google, Clarence, My Space, Blogsome, Tiscali, Il Cannocchiale, MSN, Iobloggo, Bloggerbash, Splinder, Bloggers, Tuoblog.org, Libero.


Passiamo dunque al terzo punto, al "Perchè scrivo in un blog?". Ci sono diversi motivi.
Mi piace scrivere. Scrivo per sfogarmi, scrivo per informare, scrivo per ricordare, scrivo per scrivere. Dicono che io sia disordinato dunque, meglio scrivere in un blog che in semplici pezzi di carta, in un diario.
Ho sempre avuto il pensiero di creare un sito personale dove mettere tutto quello che volevo. Sin da piccolo quando cercavo le imaggini di Dragonball e dei Simpson, dovevo girare per ore e ore in altre scemenze prima di trovarne qualcuna decente, e allora mi promisi che avrei avuto un sito dove poter metterci le mie di scemenze.
Terzo motivo, considero il blog come qualcosa di utile se usato in maniera intelligente, cosa ahimè molto rara. Non parlo dei blog alla "We, raga, la vita è una merda" ne "Buona 'mico, tutto apposto? come va a voi? a me tutto bene " dove oltre a sconvolgere la nostra lingua, i contenuti arrivano a un livello veramente penoso. Parlo di blog in cui scrivere, e con scrivere non intendo i due esempi sopra riportati, le proprie giornate, le proprie scommesse, le proprie avvenuture. Si possono condividere emozioni, si possono affrontare tematiche e argomenti interessanti confrontando le proprie idee con altre persone. Si possono anceh conoscere altre persone, si può rimanere persino in contatto con chi sta dall'altra parte del mondo.
Qaundo per la prima volta mi consigliarono di scrivere un blog, risposi "no, grazie" e diedi anche una motivazione tutto sommato ancora valida: "posso scrivere tutto tranne quello che più vorrei scrivere, cose personali per intenderci, in quanto a leggere potrebbe essere uno sconosciuto, o uno dirrettamente interessato all'argomento".
Inizia con alcuni testi, poi piano piano inizia a scrivere di una giornata, di una partita, e si finisce con l'appassionarsi a questi blog. Io ho scoperto così la passione dello scrivere, o meglio, l'ho sviluppata.
Eccolo, questo è il primo intervento storico del blog.
Buona Vita, a presto

1 commento:

Anonimo ha detto...

oh,ma guarda,un altro posto dove lasciare i miei commenti:D
Ti voglio bene fab,fabietto,gyuri,ti voglio bene e basta!

Scrubs

Dtt. Cox: (Durante un silenzio imbarazzante dovuto a una gaffe di J.D.) Questo momento è così bello che ci farei sesso. J.D.: Io non credo nel destino, molto dipende da noi e ad ogni azione corrisponde una reazione, dopotutto, anche l’evento più insignificante come il battito d’ali di una farfalla può cambiare ogni cosa, a volte in meglio, anche se all’inizio non sembra. Ma con tanta parte della vita affidata al caso non puoi fare a meno di chiederti: ”E se fosse andata in un altro modo?" Inserviente: Ti dirò una cosa che mi disse mia nonna quando ero un bambino, anche se allora pensavo fosse mia madre, mi disse: " tempo speso a desiderare è tempo perso". Ed è morta poco tempo dopo.. e mia sorella che in realtà era mia madre non l'ha mai accettato.. nemmeno il mio papà-fratello.. che domande sono se vuoi essere diverso sii diverso! Dtt. Cox: Ci sono talmente tanti modi in cui potrei risponderti: Mai, neanche tra un milione di anni, assolutamente no, scordatelo, toglitelo dalla testa, niente, negativo, mmhm, naa, noo e naturalmente quello che preferisco in assoluto. L'uomo che cade nel burrone: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooooooo......PAF! Inserviente: Sembri infelice, mi piace. [Rivolto a JD] J.D.: So di essere seccante ma penso di aver imparato a dialogare coi pazienti. E' per questo che sono diventato medico, giusto? Giusto? Giusto? Dr Cox: Ho sentito solo "So di essere seccante" poi... brusio indistinto.

Google

Ecco tutto..

Ecco tutto quello che sono disposto a raccontarvi. Probabilmente potrei dirvi quello che feci quando andai a casa, e come mi sono ammalato e via discorrendo, e a che scuola dovrei andare in autunno quando sarò uscito di qui, ma non ne ho voglia, sul serio. Ora come ora queste cose non mi interessano molto.

Un sacco di gente, soprattutto questo psicanalista che c'è qui, continuano a domandarmi se quando tornerò a scuola a settembre mi metterò a studiare. E' una domanda così stupida, secondo me. Voglio dire, come fate a sapere quello che farete finchè non lo fate? La risposta è che non lo sapete. Credo di si, ma come come faccio a saperlo? Giuro che è una domanda stupida.

(....)

(....) Se proprio volete saperlo non so che cosa ne penso. Mi dispiace di averla raccontata a tanta gente. Io, suppergiù so soltanto che sento un po' la mancanza di tutti quelli di cui ho parlato. Perfino del vecchio Stardlater e del vecchio Ackley, per esempio. Credo di sentire la mancanza perfino del maledetto Maurice. E' buffo. Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.